La Viola,
Buona dalle radici
Il viola è il colore della memoria e dell’umiltà dei coltivatori di San Vito a Polignano a Mare, che da decenni, con passione e sacrificio, si dedicano alla semina e alla raccolta a mano della tipica carota di questo territorio.
Vi presentiamo una storia affascinante, che parla di noi, del nostro amore per la Puglia e per la sua terra forte, vitale e variegata.
Portiamo avanti una tradizione ormai centenaria, per recuperare sia la vecchia consuetudine di coltivazione sia le sementi custodite da diverse generazioni dalle famiglie contadine del luogo.
Vi presentiamo la storia de La Viola, la nostra carota, che è tutto questo, ma non solo questo.
Abbiamo salde
le nostre radici
Alte scogliere, profonde falesie, case bianche, masserie, muretti a secco, grano e ulivi; a Polignano a Mare l’odore della macchia mediterranea si mescola al sentore della terra umida e fertile.
Ma è San Vito, affascinante frazione di Polignano, il cuore pulsante della coltivazione de La Viola.
Nelle vicinanze della nota Abbazia, coltiviamo La Viola di colore giallo, viola, rosso e arancione.
Il seme utilizzato per l’impianto della coltura lo autoproduciamo ogni anno, individuiamo le piante più sane e vigorose avendo cura di selezionarle con radici di colore diverso.
Ogni anno scegliamo le piante migliori, le poniamo a dimora in piccoli appezzamenti separati e scegliamo i semi delle più floride.
Andiamo
alle radici
La carota è uno degli ortaggi più comuni nel mondo. Secondo alcuni studiosi, deriverebbe dall’incrocio di alcune varietà botaniche indigene del Mediterraneo; secondo altri, invece, sarebbe originaria dell’estremo oriente, pur essendo conosciuta da Greci e Romani, che l’apprezzavano soprattutto per le sue proprietà medicinali.
Attualmente La Viola è molto diffusa e apprezzata per le sue caratteristiche nutrizionali e per le peculiarità organolettiche che la rendono un ortaggio indicato sia per chi adotta un regime alimentare ricco in fibra sia per gli amanti della buona cucina.
Oggi, La Viola è coltivata su circa 20 ha e nel 2011 è stata inserita nella lista dei prodotti tradizionali dei presidi Slow Food in quanto esempio di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi e delle tecniche produttive tradizionali.
La Viola ha un contenuto totale di glucosio, fruttosio e saccarosio mediamente inferiore di circa il 22% rispetto alla carota commerciale, con una maggiore percentuale di glucosio e fruttosio rispetto al saccarosio. La Viola presenta un elevato valore nutrizionale e “nutraceutico” e sembra particolarmente indicata per soddisfare la crescente richiesta di alimenti salutistici.
Si è, inoltre, notato che le nostre carote hanno capacità antiossidanti molto maggiori rispetto alle carote comuni e forniscono anche una più elevata quantità di vitamina A.
Queste carote sono buonissime sia crude che cotte e possono essere utilizzate sia per preparazioni dolci (torte, marmellate) che salate (contorni, tortini, primi piatti).
Ci piace
mettere radici
La semina de La Viola viene effettuata dalla metà di agosto fino alla fine di settembre, mentre la raccolta si protrae dai primi giorni di dicembre fino a marzo-aprile. La lunghezza delle radici varia da 15 a 25 cm; il diametro può raggiungere 5 cm. La straordinarietà di queste carote, oltre al loro colore variegato, risiede nella loro consistenza e nel sapore decisamente originale. I nostri campi sono posti a pochi metri dal mare e sono tendenzialmente sabbiosi, presentando una salinità piuttosto elevata, che viene esaltata dall’irrigazione con acqua salmastra, proveniente da pozzi che sono in comunicazione con le prime infiltrazioni marine. La fase più faticosa e delicata della coltivazione è indubbiamente la raccolta, eseguita a mano con l’ausilio di un forcone. Dopo la raccolta, le radici subiscono un sommario lavaggio, con la stessa acqua usata per l’irrigazione (salmastra), al fine di asportare il terreno, e vengono poste in cassette di legno per essere commercializzate.